Ambrogio (da La storia di Naboth/2)

giustizia, Padri della Chiesa Scrivi un commento

Le ricchezze provocano angoscia

[…] 31. « Che cosa farò?, dice, perché non ho… ». II ricco grida di non avere. Questo è il discorso della povertà; chi è nell’abbondanza dei raccolti si lamenta per la mancanza di mezzi. « Non ho, dice, dove riporre i miei raccolti » (Lc 12, 17). Supporresti che dicesse: Non ho raccolto da dove mi proviene da vivere. Beato chi è messo alla prova dall’abbondanza; anzi, costui è più misero nella sua ricchezza del povero che è nel pericolo della necessità. Costui ha di che giustificare la tribolazione, ha certamente la punizione, ma non la colpa; quello non ha che da incolpare se stesso.
32. « E disse: Farò così: Demolirò i miei granai » (Lc 12, 18). Penseresti ancora che dicesse: Aprirò i miei granai, entrino coloro che non possono sopportare la fame, vengano i bisognosi, entrino i poveri, si riempiano il seno, demolirò le pareti che tengono lontano chi ha fame. Perché dovrei nascondere ciò di cui Dio mi fa abbondare per distribuirlo? Perché dovrei chiudere con spranghe il frumento, con il quale Dio ha riempito lo spazio dei campi, che nasce e abbonda senza custode?

Le ricchezze sono serbatoi di iniquità

7. 33. La speranza dell’avaro è domata. I vecchi granai si rompono per le nuove messi. Ho avuto poco, dice, e l’ho conservato invano; è nato molto e per chi raduno? Mentre vado a caccia dell’aumento dei prezzi, ho perso l’uso dei benefici. Quante vite di poveri avrei potuto conservare con il frumento dell’anno precedente? Mi avrebbero riservato più piaceri questi prezzi che non vengono valutati con la moneta bensì con la grazia. Avrei imitato san Giuseppe con la predicazione dell’umanità (cf Gn 41, 56-57), avrei gridato a gran voce: Venite, poveri, mangiate il mio pane, allargate il grembo, raccogliete il frumento (cf Gn 47, 13-26). La fecondità del ricco, l’abbondanza di tutta la terra, deve essere la fertilità di tutti. Tu però non dici questo, ma dici: « Demolirò i miei granai » (Lc 12, 18). Demolisci giustamente, perché da essi nessun povero torna indietro carico. I granai sono serbatoi di iniquità, non riserva di pietà. Giustamente demolisce chi non ha saputo edificare con sapienza. Il ricco, che ignora i granai eterni, demolisce i propri; distrugge i granai chi non ha saputo dividere il frumento, ma lo ha chiuso.
34. « E ne costruirò, dice, di più grandi » (Lc 12, 18). Infelice, dispensa ai poveri quello che impieghi per la spesa della costruzione. Mentre rifuggi dalla grazia della liberalità paghi il danno della costruzione.

(tratto da “La storia di Naboth”, PL 14, 765-792)

Parole chiave: , , , , , , , , , , , , ,


Non è possibile aggiungere commenti.

Attenzione: I commenti sono moderati, il tuo commento potrebbe non apparire immediatamente. Non scrivere più volte lo stesso commento, per favore.

HTML ammesso nei commenti: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>

tema modificato a partire da NattyWP
immagini di sfondo di desEXign