PACE

“il Signore giudicherà i popoli
e farà da moderatore fra molte nazioni;
esse trasformeranno le loro spade in aratri
e le loro lance in falci;
un popolo non alzerà più la spada
contro un altro popolo
e non si eserciteranno  più nell’arte della guerra”
. Isaia (2,4)

Queste parole del profeta, che alludono alla meta finale della storia umana, sono scolpite sul frontone del Palazzo di Vetro a New York: esse rappresentano con grande efficacia quel cammino che l’umanità deve necessariamente compiere se vuole evitare l’autodistruzione. Perché in questo crinale apocalittico della storia – come era solito ripetere Giorgio La Pira –  “la pace è inevitabile”.

GIUSTIZIA

“imparate a fare il bene; cercate la giustizia,
rialzate l’oppresso,
fate giustizia all’orfano,
difendete la causa della vedova!”
Isaia (1,17)

Introducendo le sue dieci lezioni sull’idea di giustizia il filosofo contemporaneo Salvatore Veca scrive: “Sappiamo quanto severi siano i vincoli dello spazio che il mondo ci concede. Ma non possiamo accettare che il fatto dell’oppressione e dell’ingiustizia della terra riducano e mettano cinicamente o desolantemente a tacere il senso vivo della possibilità. Per quanto difficile possa essere, dobbiamo mantenere la promessa della duplice fedeltà di Camus. Alla bellezza e agli oppressi.”

CUSTODIA DEL CREATO

“in noi sarà infuso uno spirito dall’alto;
allora il deserto diventerà un giardino […]
Nel deserto prenderà dimora il diritto
e la giustizia regnerà nel giardino.
Effetto della giustizia sarà la pace,
frutto del diritto una perenne sicurezza.”
Isaia (32, 15-17)

“Quello della tutela dell’ambiente – diceva don Tonino Bello il 30 aprile 1989, alla vigilia dell’Assemblea ecumenica europea di Basilea – non è l’ultimo ritrovato della nostra furbizia brontolona o delle nostre strategie del consenso. Non è ammiccamento alle mode correnti. Ma è un compito primordiale che ci sovrasta come partner dello Spirito Santo, affinché la terra passi dal “Xàos”, cioè dallo sbadiglio di noia e di morte, al “Xòsmos”, cioè alla situazione di trasparenza e di grazia.”