1. Spesso mi hanno assalito fin dalla mia giovinezza, lo dica ora Israele: spesso mi hanno assalito fin dalla mia giovinezza. Si affermano due cose: mi hanno assalito spesso, e mi hanno assalito fin dalla mia giovinezza. Se io cominciassi a servire il Signore a un’età mediana, mettiamo quarant’anni, non potrei dire: Mi hanno assalito fin dalla mia giovinezza. Piuttosto, che cosa direi? Mi hanno ucciso fin dalla mia giovinezza, mi hanno ferito fin dalla mia giovinezza, mi hanno maltrattato fin dalla mia giovinezza. Invece colui che si mette a servire il Signore fin dalla fanciullezza e viene spesso assalito dal diavolo e dai suoi angeli e tuttavia non resta vinto, che cosa dice costui? (2Tm 2.5.). 2. Spesso mi hanno assalito fin dalla mia giovinezza; ma non poterono nulla su di me. Un atleta non viene coronato se non ha combattuto secondo le regole, se non ha preso pugni, se non gli è venuta la faccia livida, se il sangue non gli è colato dal viso. Le lividure meritano il premio, gli spasimi meritano la gioia. Spesso mi hanno assalito fin dalia mia giovinezza. Dica questo versetto la vergine del Signore, lo dica il monaco, che fin dalla tenera età ha cominciato a servire il Signore. Ma io che ho cominciato a servire il Signore a quaranta o a cinquant’anni, come potrei dire: Spesso mi hanno assalito fin dalla mia giovinezza? Lo dica la vergine, lo dica il monaco, irreprensibile nel corpo e nello spirito (1 Ts 5, 23; 1 Cor 7, 34) . E che cosa deve dire? Per quale motivo mi hanno spesso assalito fin dalla mia giovinezza? Qualcuno potrebbe dire: « O monaco, in che modo i demoni e il diavolo ti hanno assalito? ». In realtà sembrava che fossero gli uomini ad assalirmi: ma io capivo che in quegli uomini c’era il diavolo.
Pertanto, quando gli uomini ci perseguitano, non prendiamocela con chi ci perseguita, ma sentiamone compassione, compiangiamoli: poiché nei persecutori c’è un altro che perseguita. Se giungesse un ossesso, posseduto da un demonio, e mi colpisse con i pugni, mi prendesse a calci, forse che me la dovrei prendere con lui? Lui mi dà i pugni e io lo compiango mentre mi colpisce e mi rattristo per lui: vedo che è molto peggio colpito da colui che manovra dentro di lui, che non io dalla sua mano. Perciò, ogni volta che abbiamo qualcosa da soffrire e sopportiamo qualche prova, sappiamo che è lui e che sono essi coloro che ci causano sofferenze da parte degli uomini. Qualcuno dirà: « Dimostracelo con le Scritture: niente dobbiamo affermare che non sia riccamente provato dalle Scritture ». Giuda fu un traditore, ma entrò in lui Satana (cfr. Gv 13, 27), e costui tradì nel traditore. La moglie di Petefrà, quando si avvinghiò a Giuseppe, suo schiavo (cfr. Gn 39,12) – lei, padrona, ad uno schiavo, lei, donna ricchissima, a un miserabile, lei, libera cittadina, a un profugo – quella si stringeva a Giuseppe, però l’uomo santo comprendeva che era il diavolo a trattenerlo con le mani della donna. Perché dico tutto questo? Perché, quando abbiamo qualcosa da soffrire da parte degli uomini, non dobbiamo prendercela con gli uomini, ma compiangerli, e vedere che sta in agguato colui che manovra dentro di essi. Spesso mi hanno assalito fin dalla mia giovinezza: ma non poterono nulla contro dì me. Mi hanno assalito con i pensieri osceni, mi hanno assalito con la collera. Ho acconsentito a quei pensieri: se ho acconsentito alle tentazioni, se ho commesso qualcosa a cui il pensiero mi attirava, se la collera mi ha sopraffatto e ho offeso un fratello, non posso dire: Ma non poterono nulla contro di me.
Parole chiave: assalire, collera, compassione, demoni, diavolo, ferire, gioia, maltrattare, nonviolenza, pace, prova, sofferenza, violenzaAttenzione: I commenti sono moderati, il tuo commento potrebbe non apparire immediatamente. Non scrivere più volte lo stesso commento, per favore.
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