Ambrogio (da La storia di Naboth/3)

giustizia, Padri della Chiesa Scrivi un commento

Custodi, non padroni

14. 58. Dunque sei custode, non padrone delle facoltà; tu che sotterri l’oro sei suo ministro non suo arbitro. Ma dove è il tuo tesoro, ivi è il tuo cuore (cf Mt 6, 21). Dunque con questo oro hai sepolto sotto terra il tuo cuore . Vendi piuttosto l’oro e compra la salvezza; vendi la pietra e compra il regno di Dio; vendi il campo e guadagnati la vita eterna. Scelgo le cose vere perché costruisco con la parola di verità. « Se vuoi essere perfetto, vendi tutto quello che hai; dallo ai poveri e avrai un tesoro in cielo » (Mt 19,21). Non rattristarti quando senti questo; perché viene detto anche a te come è stato detto a quel giovane ricco: « Quanto è difficile per chi ha denaro entrare nel regno di Dio » (Mc 10, 23). Quando leggi questo pensa piuttosto che la morte può portartelo via, che la potenza di uno superiore può togliertelo. Inoltre vai in cerca delle piccole cose invece delle grandi, delle caduche invece delle eterne, dei tesori di denaro invece dei tesori della grazia. Quelli si corrompono, questi durano.
59. Pensa che non sei il solo a possederli: li possiede con te la tignola, li possiede la ruggine che consuma il denaro. L’avarizia ti ha dato tali compagni. Vedi invece quali debitori ti darà la grazia: « Le labbra dei giusti benediranno chi è splendido nell’imbandire e renderà testimonianza della sua bontà » (Sir 31, 28). Ti fa debitore Dio Padre, perché con il servizio con il quale è stato aiutato il povero, soddisfa l’interesse, come il debitore di un buon creditore. Ti fa debitore il Figlio di Dio che dice: « Ho avuto fame e mi deste da mangiare, ho avuto sete e mi deste da bere, ero forestiero e mi avete ospitato; ero nudo e mi copriste » (Mt 25, 35-36). Infatti, quello che è stato consegnato a ciascuno dei più piccoli, dice che è state consegnato a lui (cf Mt 25, 40).

Povero nel mondo ricco in Dio

60. O uomo, non sai accumulare le ricchezze. Se vuoi essere ricco, cerca di essere povero nel mondo per essere ricco in Dio. Il ricco di fede è ricco in Dio; il ricco di misericordia è ricco in Dio; il ricco di semplicità è ricco in Dio; il ricco di sapienza è ricco in Dio. C’è chi nella povertà ha in abbondanza, e chi è nelle ricchezze è nella necessità. Sono nell’abbondanza i poveri, perché la loro immensa povertà è stata abbondante nelle ricchezze della semplicità; i ricchi, invece, sono stati nella necessità e hanno avuto fame. Non è stato scritto invano: « I poveri saranno posti a capo dei ricchi, e gli schiavi presteranno ai padroni » (Prv 17, 2); perché i ricchi e i padroni seminano cose inutili e cattive, dalle quali non raccolgono frutto, ma mietono spine. E perciò i ricchi saranno sudditi dei poveri e i servi presteranno ai padroni cose spirituali; allo stesso modo di quel ricco che chiedeva che il povero Lazzaro gli imprestasse una goccia d’acqua (cf Lc 16, 24). Anche tu, o ricco, puoi mettere in pratica questa sentenza: distribuisci al povero e impresti al Signore; infatti, chi distribuisce al povero, impresta al Signore.

(tratto da “La storia di Naboth”, PL 14, 765-792)

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